RACCONTI DALLA FURIA E DAL RITORNO: UN GRANDE SUCCESSO!
Dal 14 al 18 febbraio, a Bologna, nell’ambito del cartellone di ERT – Arena del Sole, è andato in scnea RACCONTI DALLA FURIA E DAL ù
RITORNO, il nuovo spettacolo dell’Amorevole Compagnia Pneumatica realizzato in partnership con la Cooperativa Società Dolce e caratterizzato – come i precedenti Racconti dal Diluvio (2013) e Racconti dall’Esodo (2016) – dalla compresenza di attori professionisti e persone senza fissa dimora.
Lo spettacolo ha totalizzato quattro serate sold out su un totale di cinque riscuotendo, altresì, un consenso di pubblico ampio e caloroso. Molti degli spettatori che avevano visto i precedenti capitoli di questa trilogia, hanno convenuto sul fatto che RACCONTI DALLA FURIA E DAL RITORNO sia risultato il lavoro più maturo e più suggestivo.
Riportiamo, di seguito, alcuni pareri di persone che operano in ambito culturale e sociale.
“Uno spettacolo di grandi suggestioni, che ha accompagnato le storie dei senza fissa dimora con rispetto e profondità. Bravo il regista e bravi tutti, un livello di recitazione alto anche nei non attori.”
(Massimo Macchiavelli, attore e regista della Fraternal Compagnia)
“Ho pensato a Kaghemusha: l’ombra del guerriero di Kurosawa. E mi sono pure emozionato, mannaggia! Un abbraccio a Francesca Rossi e agli altri attori, nonché a Riccardo Paccosi, che ha raggiunto la vetta stasera. E non è una sviolinata: l’abbraccio dell’epica dell’Iliade e l’Odissea con le storie dei ragazzi, il tema del senso di colpa e del bisogno di ritornare (ma che il ritorno sia “più lungo possibile” temendo quello che attende in patria) è reso magistralmente. Non cambierei niente, da Zeus che scatta i selfie alla battaglia dove si sente il clangore delle armi. Insomma, io ho goduto. E il pubblico ha goduto, visto l’appauso lunghissimo.”
(Gian Marco Basta, cantautore)
“Credo in questi giorni si sia toccata con mano la furia emozionale nel vedere sul palco finalmente attori riconosciuti della propria storia, i nostri compagni di viaggio, anche nel ricordo di coloro che hanno intrapreso rotte differenti.
Credo quest’anno ci sia stato un coinvolgimento più maturo di tutti. Nell’andare a lavorare sulle resistenze, sulle paure, nell’affrontare il conflitto, nel dare spazio alle personalità ed alle identità, curando il dettaglio con professionalità, consentendo il ritorno anche degli “assenti”…e molto altro.
Ringraziamo quindi Riccardo Paccosi, Salvo Quinto, Francesca Fuiano e Francesca Rossi, ed anche Giuliano, Sergio, Monica, Salvatore, Gianluca, Walter, Massimiliano perché l’approdo a questo spettacolo è stato un guado importante per ciascuno dei coinvolti, nel senso profondo del termine.”
(Annamaria Nicolini, direttrice Centro di Accoglienza Giuseppe Beltrame)
“Dal momento in cui si è ricordato Lino Basile (ndr. attore-apprendista scomparso il 7 dicembre 2017) non ho più smesso di commuovermi e non solo perchè era un inevitabile contenuto commovente ma perchè, più di tutte le altre volte, si è avvertita la possibilità di riscrivere le storie delle persone, di riformulare altre narrazioni. E la conoscenza delle biografie degli attori mescolata al vederli lì, in scena, davanti al pubblico, è un miracolo davanti al quale non si può che restare in estasi.”
(Monica Brandoli, dirigente ASP Città di Bologna)